FILIPPO CANNATA E IL NATALE DI MODICA

Lo spirito audace ed innovativo di un’amministrazione comunale si unisce alla creatività di Filippo Cannata in un singolare progetto che richiama il paese dei balocchi di collodiana memoria.

 

A Modica, questo Natale, saranno i bambini delle scuole ad inventarsi e a disegnare le luminarie, superando l’omologazione dell’illuminazione artistica. Profili ed immagini luminose prodotti dalla fantasia dei più piccoli, proiettati sulle facciate dei palazzi barocchi, adorneranno le vie della città siciliana trasformandola in un luogo di gioia dove tutto è possibile.

 

Il progetto, denominato “Nel solco della tradizione” sarà gestito dalla rete delle agenzie educative che condividono lo scopo di riscoprire e trasmettere alle generazioni del futuro il senso delle proprie radici; esso coinvolgerà, oltre ai bambini, i ragazzi più grandi e i genitori che si metteranno a disposizione per collaborare ai laboratori.

 

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Cannata, insieme al supervisore del Solco Marcella Fragapane, ha incontrato circa duecento insegnanti in rappresentanza della grande maggioranza degli istituti scolastici.

 

“Superiamo l’omologazione dell’illuminazione artistica”, ha spiegato “e ripartiamo dal significato che le luci del Natale hanno qui a Modica, in questa latitudine e longitudine, e come non può essere in nessun altro posto del mondo. Sollecitiamo i bambini con il valore di ciò che appartiene all’identità del contesto in cui vivono. E poi lasciamoli liberi di disegnare: i bambini sono gli unici a poter esprimere quella creatività che alla fantasia degli adulti, prigionieri di mille condizionamenti, è preclusa”.

 

L’intenzione è anche quella di trasformare l’illuminazione di alcuni quartieri in un vero e proprio strumento di marketing territoriale, come insegna l’esperienza di Torino e di Lione, il cui look ridisegnato in occasione del Natale è stato capace di attrarre milioni di turisti.

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Incanto, meraviglia, entusiasmo, eccitazione. Un condensato di emozioni per chi attraverserà il rinnovato centro urbano, sarà come compiere un viaggio a ritroso nei sogni di un tempo, per ritrovare i tesori perduti e ricominciare a sperare in un mondo migliore.

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