Respirare l’aria del cantiere permette al progettista di scrivere una storia, di esplorare, come un visitatore fa in una città nuova e misteriosa. Materiali che si combinano tra loro, colori e luce che filtra attraverso le vetrate e la polvere. Le luci posticce e casuali dei proiettori di cantiere mostrano aspetti e particolari sconosciuti, creano la scena, trasmettono sensazioni.
È fondamentale, per chi progetta la luce, rivolgere la propria attenzione all’uomo, alla percezione e all’architettura. Capire e sentire l’ambiente che circonderà la persona, e immaginarsi come si sentirà in quel luogo, come la luce influirà sul suo stato subliminale.
Mettere le persone a proprio agio significa, come diceva Fellini, colorare con piccoli e grandi pennelli il mondo della fantasia e quello della realtà, una luce discrezionale e tecnica per lo spazio di lavoro, una luce calda e accogliente, variabile, per l’ambiente, fatta anche di ombre, di accenti e di colore. Il cantiere è una grande macchina dove i materiali, protagonisti, sprigionano energia che il progettista deve recepire e trasformare in idee.
Crediti
Categoria
Pubblico
Cliente
Arch. Raffaele Cutillo
Località
Caserta
Architetto
Raffaele Cutillo
Fotografo
Luigi Spina
Incarico
Illuminazione Interna ed Esterna
Lighting Design
Filippo Cannata
Lighting Design Team
C. Masone, A. Caruso
Data Completamento
2008
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