INAUGURAZIONE TEATRO RISTORI – VERONA

Sabato 14 gennaio 2012, dopo ben 30 anni di inattività, il Teatro Ristori di Verona ha finalmente riaperto le porte ai cittadini. La restituzione al pubblico della punta di diamante della cultura veronese, intitolata all’attrice che vi recitò nel 1856, si deve all’intervento della Fondazione Cariverona che ha acquistato la prestigiosa struttura affidandone il recupero ed il restauro all’architetto Aldo Cibic. Fianco a fianco con l’allievo di Ettore Sottsass, Filippo Cannata ha curato il progetto di illuminazione del teatro, regalandogli una luce che ne esprime al meglio i caratteri di identità ed interpreta le “invenzioni” progettuali con semplicità e chiarezza. Alla prima il violoncellista Mario Brunello, uno degli artisti più creativi del panorama musicale italiano, e lo scrittore Alessandro Baricco con letture e racconti dedicati a Romeo e Giulietta, personaggi simbolici della città. Il sipario tornerà dunque ad aprirsi per restare sotto le luci del mondo della cultura, per ricominciare a generare sogni e continuare a regalare emozioni.

 

http://www.cibicpartners.com/

SUCCESSIONI LUMINOSE AL PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI (PAN) – L’EVENTO

Ha avuto luogo ieri alle ore 18.00, al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), la tanto attesa presentazione del libro “Case Contemporanee”, curato dalla giornalista di interiors Sonia Cocozza con fotografia di Gianni Franchellucci. Ventidue progetti d’autore, selezionati con piglio visionario, raccontano con maestria, gusto, sensibilità i nuovi stili e le nuove tendenze dell’abitare, contaminati dalla continua evoluzione tecnologica e dall’efficienza dei moderni sistemi domotici.

 

Filippo Cannata ha partecipato all’evento con l’installazione “Successioni luminose”: un braciere di luce al centro della sala, ad evocare il focolare, e al suo interno un serrato dialogo tra lampadina e matita, due strumenti di progettazione, ma anche di scrittura poetica. La casa è il luogo e l’espressione del sé, e solo dall’incontro di conoscenza e passione gli ambienti domestici possono trasformarsi in luoghi emozionali, di benessere fisico e spirituale, in cui vivere la poesia della nostra quotidianità.

UN CANTO DI LUCE – LE LUMINARIE DI NATALE A MODICA

È iniziato, tra lumi e rintocchi, il canto di luce di Modica. Ha avuto luogo sabato 10 dicembre, alle ore 19.30, la tanto attesa accensione delle luminarie di Natale, disegnate e realizzate per l’occasione dai bambini delle scuole della città di Quasimodo.

 

L’ambizioso progetto, ideato e curato da Filippo Cannata, ha visto la partecipazione attiva dell’Amministrazione comunale, dei genitori e della rete delle agenzie educative che condividono lo scopo di riscoprire e trasmettere alle generazioni del futuro il senso delle proprie radici. L’accensione delle luminarie è stata accompagnata dalla sinfonia orchestrata di 16 campanili del centro storico (“CHO-Q-LIGHT”) e seguita dal percorso della via Lucis che ha ridisegnato con un tappeto di luci la strada che conduce alla Chiesa di S. Giorgio, inserita nella lista mondiale dei beni dell’Umanità dell’Unesco.

L’evento è visibile sul sito http://www.modicamieteculture.it

 

http://www.cannatalight.it/press/2011/la-repubblica-9-dicembre-2011.html

 

http://www.panorama.it

 

http://blog.panorama.it/italia/2011/12/05/via-alle-luminarie-di-natale-tra-creativita-risparmi-e-un-omaggio-a-quasimodo/

FILIPPO CANNATA ALLA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO 2012 DEI GIOIELLI DI ILEANA DELLA CORTE AL GARAGE MORELLI A NAPOLI

Sette piani per 2500 posti ricavati all’interno di un’antica grotta scavata nel tufo, con ascensori in vetro che sfrecciano fino al punto più alto e si affacciano sullo scenario della “piazza” lasciata così com’era mille anni fa, dinanzi all’accesso al tunnel sotterraneo costruito in epoca borbonica: il parcheggio Morelli di Napoli, sintesi di un perfetto connubio tra storia e modernità, tra rispetto per il passato dei luoghi e funzionalità al servizio dei cittadini, sabato 3 dicembre 2011 è stato teatro, suggestivo e affascinante, di un evento che si rinnova ogni anno, la presentazione del calendario 2012 di Ileana della Corte Gioielli. Imprenditori, aristocratici, creativi ed intellettuali a raduno, tra pietanze esotiche e partenopee, musica e danze, per apprezzare il fascino ed il lusso discreto della nuova collezione di monili, collane, orecchini, pietre preziose, lavoro di un grande e delicato artigianato. L’allestimento luminoso, curato da Filippo Cannata, ha aggiunto un tocco di magia al prezioso e raffinato scenario. Meditati passaggi di luce hanno svelato, in maniera lenta e graduale, la bellezza e la suggestività del luogo sottolineandone gli aspetti e le peculiarità: dall’abbagliamento delle luci delle corsie di parcheggio ad una condizione di buio quasi totale, gli ospiti hanno potuto, al compiersi della scenografia luminosa, godere dei benefici di una illuminazione dolce, sensuale, avvolgente, generatrice di immagini oniriche ed emozioni dal sapore intenso.

SUCCESSIONI LUMINOSE AL PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI (PAN)

Lunedì 12 dicembre 2011 alle ore 18.00, presso il Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), avrà luogo la presentazione del libro “Case Contemporanee – Ventidue progetti d’autore” a cura di Sonia Cocozza. L’autrice, giornalista d’interiors, curatrice ed autrice anche del libro “Abitare nel Mediterraneo”, racconta ville moderne, case atelier, palazzi aristocratici, appartamenti privati, documentandoli in versione naturale e spontanea. Come si costruisce uno spazio abitativo? Come interpretano gli addetti ai lavori la casa contemporanea? Le risposte arrivano direttamente al cuore del progetto attraverso le immagini suggestive del fotografo Gianni Franchellucci.

 

Filippo Cannata illumina l’evento con l’installazione “Successioni luminose” che si ispira alla gestualità arcaica dello scrivere e dell’illuminare. “Il libro, in fondo, che cos’è se non un lungo racconto fatto di parole, gesti ed immagini?” Un elemento centrale ed una scatola sveleranno il mistero della luce e della scrittura. Due strumenti, lampadina e matita, e due gesti, illuminare e scrivere con la loro valenza simbolica ed archetipica stimoleranno ricordi ancestrali nascosti sotto la nostra ipertecnologica contemporaneità.

 

 

 

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/12/10/giornonotte.na_033.html
http://www.palazzoartinapoli.net/pan/event_details/dettaglio_ita.php?id_evento=456
http://www.storiacity.com/art/urbanistica-e-case-contemporanee-a-napoli/

L’INIZIATIVA NELL’EX FABBRICA CIRIO DI VIGLIENA – LABORATORIO DI SCENA PER IL TEATRO SAN CARLO

Come una rosa nel deserto della periferia Est di Napoli, la ex fabbrica Cirio di Vigliena, abbandonata da circa vent’anni, rifiorisce e si inaugura oggi, alle ore 18 in anteprima ma con apertura al pubblico nell’intera giornata di domani, sotto lo stemma borbonico del Teatro San Carlo simbolicamente intagliato all’esterno su pannello di ferro, dando vita ad un grande laboratorio artistico di scena, o meglio, un polo laboratoriale che qui al Sud non sembra avere precedenti.

 

Il progetto di recupero degli esterni degli architetti Giuliano Andrea dell’Uva e Francesca Faraone, che non poteva non tenere conto del passato, ha puntato sul restauro conservativo e sulla valorizzazione delle strutture originali ma al tempo stesso ha previsto innesti funzionali ed estetici che fossero in linea con i tempi e non in contrasto con la natura dei luoghi. Filippo Cannata ha accompagnato il progetto architettonico con lo studio delle luci, scegliendo di far rivivere, con un sistema domotizzato, l’originale prospetto della ex fabbrica segnato da centinaia di lesene e pinnacoli stilizzati. Una luce “lunare” va a sfumarsi verso le aree buie facendo risaltare il nuovo e in particolare, il ferro, scelto come unico materiale dell’intervento di restyling degli esterni.

 

http://www.musicaprogetto.org/2011/12/lorchestra-del-teatro-san-carlo.html

FILIPPO CANNATA TRA I DOCENTI DEL MASTER IN LIGHTING DESIGN

Filippo Cannata è nel corpo di docenti e relatori del Master di I° livello in Lighting Design organizzato, per l’anno accademico 2011/2012, dall’Accademia della Luce in collaborazione con il M.I.U.R, A.F.A.M.e l’Accademia di Belle Arti di Macerata.

 

Il Master, finalizzato alla formazione e valorizzazione professionale della figura del Lighting Designer e dell’Autore della Fotografia Cinematografica e Televisiva, tocca con creatività e flessibilità tutti gli ambiti della comunicazione visiva, degli allestimenti visuali, dell’architettura e urbanistica, nonché del design illuminotecnico.

 

Nell’ambito di intense attività seminariali, stage e workshop Filippo Cannata metterà la propria esperienza al servizio di quanti intendono conoscere il linguaggio della luce, le sue infinite possibilità di dare vita agli ambienti e di fornire interpretazioni sempre nuove all’architettura. Un percorso di approfondimento, concreto e affascinante, per tutti coloro che hanno voglia di esplorare, sperimentando e mettendosi in gioco senza troppe rivalità ma cooperazioni, questo mondo ancora un po’ in incognito, dove le regole sono molte ma è richiesta soprattutto tanta poetica e creatività.

FILIPPO CANNATA SU “LA REPUBBLICA”

Sul quotidiano “la Repubblica” di giovedì 3 novembre 2011, nell’inserto RCasa&Design riservato all’architettura e al design, questo mese dedicato alla sempre più raffinata luce artificiale che ci difende contro l’ombra dell’ora legale, i consigli di Filippo Cannata sull’illuminazione della camera dei bambini, “rifugio nel rifugio” tra le diverse stanze dell’abitazione.

Regola n.1: moltiplicare e specializzare le fonti luminose in base alle funzioni e alle attività svolte in quello spazio senza omettere di attribuire la dovuta importanza ai benefici offerti dalla luce naturale.

Preziosi suggerimenti per chi intende andare oltre il tradizionale concetto del “fare luce” e valutare aspetti non solo funzionali ma caratterizzati da valenze estetiche ed emozionali, per chi crede nella bellezza della luce e delle atmosfere che essa riesce a generare, per chi desidera realizzare al meglio un’idea di casa come luogo di benessere e comfort e fornire un valore aggiunto alla qualità della propria vita e a quella delle persone che ama.

FILIPPO CANNATA CORRELATORE ALL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI “FEDERICO II”

A suggello di una lunga e costante collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Filippo Cannata partecipa come correlatore di una tesi relativa alla riqualificazione e illuminazione di Piazza Mercato.

 

Il lavoro si pone l’obiettivo di configurare un corpo illuminante che si presenta come un oggetto ibrido derivante dalla fusione di un lampione con una micro-architettura polifunzionale. L’idea, all’origine rivolta alla creazione di un prodotto che potesse essere utilizzato come bottega di giorno e come luogo di sosta di notte, si è successivamente “generalizzata” con l’aspirazione a renderlo compatibile con una filiera produttiva industriale.

 

Il manufatto, che, con adeguati optionals, diventa info-point, tabellone pubblicitario, schermo a led, padiglione fieristico o gazebo, prefigura diversi e più articolati modi di emettere luce, in particolare prevede l’illuminazione generale della zona sottostante e quella puntuale di un’eventuale presenza monumentale nell’area circostante, entrambe “sensibili” ai residui di luce solare e al numero di persone presenti.

 

Un articolato rapporto di questo percorso di ricerca progettuale è stato recentemente presentato al convegno “Architettura della luce” tenuto nell’Urban Center di Parma nel settembre 2011.

FILIPPO CANNATA ALLA TAVOLA ROTONDA “LA LUCE E L’ARCHITETTO”

Filippo Cannata ha recentemente preso parte alla Tavola Rotonda “La Luce e l’Architetto” realizzata a Milano con il coordinamento della Redazione della rivista Luce e Design edita dalla Casa Editrice Tecniche Nuove. Al tavolo di confronto importanti architetti ed interior designer oltre che rappresentanti del mondo dell’impresa. L’occasione è rilevante perché con questa iniziativa si è cercato di fare il punto del rapporto che, all’interno della filiera dell’illuminazione, intercorre tra la figura del lighting designer e quella di altri attori quali l’architetto, l’ing. elettrico, l’installatore o l’impresa produttrice di corpi illuminanti.
Opinione condivisa tra gli ospiti è, sicuramente, l’accresciuta consapevolezza in merito al valore della luce all’interno del progetto architettonico, la sua funzione di “strumento in grado di esaltare il ritmo dell’architettura”, sebbene troppo spesso vincoli di natura economica o questioni di ambiguità tra valore tecnico e valore artistico della luce portino a trascurare o rinunciare a quella che viene definita l’”eccellenza dell’illuminazione”.
Le basi di una significativa inversione di rotta vengono individuate in un maggiore impegno da parte della figura architetto nel fare in modo che la luce entri nel progetto come elemento decisivo, con un’assunzione di responsabilità che va oltre lo studio e si estende alla presenza in cantiere mediante sensibilizzazione del costruttore di apparecchi e responsabilizzazione dell’intera filiera. “L’architettura – si sottolinea – attraverso una ricerca spasmodica di autorialità piuttosto che di servizio alla committenza, ha perso la sua funzione morale ed etica di servizio”. La filosofia dell’”uomo al centro del progetto” ed il principio della “contaminazione culturale”, secondo Filippo Cannata, sono le leve di un sistema operativo che può consentire l’incontro e l’accordo della totalità degli attori di questo settore: l’asse si sposta su una sensibilità diversa che spinge ciascuno a valersi del plusvalore che l’altra professionalità può dargli per arrivare ad un risultato finale superiore ed eccellente. “Ci vuole un rapporto di collaborazione molto stretto, sinergia e soprattutto complicità”. Si tratta di una collaborazione/confronto contenente al suo interno i germi di una conflittualità che può essere girata a beneficio del progetto generale, soprattutto a vantaggio del benessere del cliente che costituisce l’obiettivo supremo comune.
I nuovi scenari operativi proposti prevedono, in conclusione, un sistema di alleanze basato sulla chiarezza, trasparenza e professionalità; un sistema al centro del quale l’architetto svolge un ruolo di coordinamento, con il preciso dovere di far capire come all’interno del progetto la luce, con le sue valenze emozionali, sia in grado di conferire all’architettura un significato completamente nuovo.

 

http://www.youtube.com/watch?v=KZ1b9xiSvyY